È una delle poche protagoniste femminili della Storia dell’arte europea. Ma è anche la protagonista di una torbida vicenda a tinte fosche o, per meglio dire, “caravaggesche”, con al centro uno stupro. Ad Artemisia Gentileschi, la donna, la pittoressa è dedicato lo spettacolo che andrà iin scena, domenica 25 novembre, ai Musei Civici di Monza. Un progetto della Compagnia Teatrale La Sarabanda su testo di Antonetta Carrabs, nato in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne e patrocinato da
Fidapa BPW Italy – Modoetia Corona Ferrea, Comune di Monza , Monza e Brianza – Turismo | Abbonamento Musei Lombardia Milano, Associazione Pro Monza, MonzaToday e YouCamera-MB. Lo spattacolo racconta la carriera artistica, ma soprattutto i limiti di donna di Artemisia a quei tempi nelle famiglie patriarcali preposta all’accudimento di tutti i suoi numerosi elementi. Artemisia Gentileschi, che ebbe modo di fare fruttare il suo talento, è stata una delle poche donne “sfuggite” tra le maglie di questo rigidissimo sistema sociale, tuttavia la sua sofferta vicenda privata si è spesso sovrapposta a quella di pittrice generando molte ambiguità. Negli anni Settanta la sua popolarità ha raggiunto il vertice soprattutto per via della vicenda che la vide accusare il suo violentatore (al punto da sottoporsi allo schiacciamento dei pollici per confermare l’attendibilità delle sue accuse, cosa che per lei, pittrice, non dovette essere solo un dolore fisico. Artemisia è divenuta così il simbolo del femminismo e del desiderio di ribellarsi al potere maschile. Oggi è di certo un richiamo più che femminista, al movimento MeToo. Lo spettacolo è alle 16 e alle 21 ed è su prenotazione info@museicivicimonza.it