Si chiamava Giuseppina Pirri, aveva 39 anni e faceva la ragioneria in una società di recupero crediti a Sesto San Giovanni. Ogni mattina, come oggi 25 gennaio, prendeva il treno che da Cremona arriva a Garibaldi. La donna non era sposata e viveva con i genitori; drammatica la telefonata che ha fatto alla mamma alle 6.55 mentre il treno deragliava. È stato poi il padre Pietro, accorso a Pioltello, dove è avvenuto il deragliamento di quel maledetto treno pieno di pendolari, a capire che per la sua figlia incastrata tra le lamiere non c’era più nulla da fare.
Insieme a lei nel disastro ferroviario che ha colpito tutto il milanese e le province di Cremona e Bergamo, sono morte altre due donne. Si tratta di Pierangela Tadini, 51enne originaria di Caravaggio in provincia di Bergamo, dove abitava, la stessa Giuseppina Pirri, nata a Cernusco sul Naviglio ma residente a Capralba in provincia di Cremona e Ida Maddalena Milanesi, 61 anni, originaria di Caravaggio e nota come dirigente medico dello staff di radioterapia dell’istituto Neurologico Besta di Milano. Nata nel 1956, si era laureata in medicina all’Università degli Studi di Milano e poi specializzata in radiologia, neurologia e neurologia oncologica.
Il deragliamento, avvenuto poco prima delle 7 del mattino a Seggiano di Pioltello, prima della stazione della cittadina a est di Milano, sembra sia stato causato da un cedimento strutturale su un binario e ha provocato altri 46 feriti di cui ancora 5 gravi ricoverati tra l’ospedale San Raffaele e il San Gerardo di Monza. Sull’incidente che ha bloccato la linea per l’intera giornata e probabilmente anche per il venerdì 26 gennaio è stata aperta un’inchiesta del Pm Tiziana Siciliano per disastro ferroviario colposo. Per svolgere tutti gli accertamenti necessari nell’inchiesta sull’incidente del treno deragliato nel Milanese, gli inquirenti nelle prossime ore iscriveranno, come atto dovuto, i responsabili legali e della sicurezza di Rete Ferroviaria Italiana nel registro degli indagati. Non è escluso, allo stato, che siano necessarie anche altre iscrizioni tecniche come quelle di alcuni responsabili di Trenord. Al momento il fascicolo è a carico di ignoti per disastro ferroviario colposo. Tra i primi atti dell’indagine, il procuratore di Milano Tiziana Siciliano ha disposto il sequestro dell’area interessata dal disastro, dei vagoni del convoglio deragliato, della `scatola nera´, dei filmati registrati dalle telecamere e della documentazione relativa anche alla manutenzione e alla sicurezza della rete ferroviaria interessata. Ha inoltre nominato due consulenti, che già si sono occupati in passato di disastri ferroviari, per svolgere gli accertamenti del caso. Intanto Rfi ha comunicato che la circolazione ferroviaria sulla tratta resterà interrotta finché l’autorità giudiziaria non disporrà il dissequestro dell’area teatro dell’incidente.