«Quello che è accaduto è incredibile: un assessore non può offendere un avversario politico in quel modo; abbiamo deciso di fare una querela collettiva per diffamazione e se dovessimo vincere la causa i soldi andranno a Libera, l’associazione di cui fa parte il candidato di Sestoqua# che si è unito a noi e di cui siamo felici». Commenta così Giampaolo Caponi, candidato sindaco della Lista Civica Sesto nel Cuore, l’episodio che lo ha visto oggetto di attacco verbale da parte dell’assessore Innocenti, esponente di Sel in Giunta Chittò. L’amministratore aveva infatti accostato la lista di Caponi a personaggi poco puliti e in odore di mafia come Mangano e Dell’Utri, riferendo come inopportuna la presenza del candidato di Libera. «Non solo è stato un atto al di là della decenza, ma quello che ci ha fatto più male è stata l’assoluta mancanza di replica o scuse da parte del sindaco Monica Chittò; ci saremmo aspettati almeno una chiamata, un sindaco è super partes sempre anche in campagna elettorale. Comunque noi andiamo avanti con entusiasmo in una campagna bellissima per Sesto che ci da tante speranze di cambiamento», ha concluso Caponi. La decisione di adire alle vie legali nei confronti dell’assessore Innocenti è poi stata collettiva: «Sì chiederemo i danni per diffamazione tutti insieme e nel caso di risarcimento devolveremo la cifra proprio all’associazione di don Ciotti di cui fa parte il nostro candidato».