“Sono dispiaciuto, ma non intimorito. Non mi farò certo intimidire da atti vili come questi. Continuerò a lavorare con determinazione e grande impegno per il bene di Sesto e dei sestesi, andando avanti con il nostro programma”
È lo stesso sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano a comunicare di aver ricevuto in una busta, inviata in Comune per posta ordinaria, una lettera a lui indirizzata e anonima che riportava messaggi molto minacciosi e offensivi nei confronti della sua persona. Il sindaco ha già provveduto ad avvisare le forze dell’ordine dell’accaduto. E subito sono arrivate anche le manifestazioni di solidarietà. In particolare da Giorgia Meloni “Solidarietà al sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano, che ha ricevuto una lettera minatoria. L’ho conosciuto personalmente e sono certa che proseguirà con determinazione l’ottimo lavoro iniziato in questi primi due mesi del suo mandato”. Lo ha scritto su Facebook il leader di Fratelli d’Italia, commentando la vicenda della lettera anonima indirizzata oggi al sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano.
«Da Presidente del Consiglio Comunale di Sesto San Giovanni e da concittadino – commenta Giovanni Fiorino, Presidente del Consiglio Comunale di Sesto San Giovanni – credo e sono sicuro di interpretare lo spirito di tutti i gruppi consiliari nell’esprimere una forte solidarietà al Sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano per la lettera minatoria ricevuta, un gesto vile che deve essere condannato da tutti i sestesi. Proprio in considerazione della gravità di questi atti invito tutte le forze politiche a stemperare i toni delle polemiche nell’ottica di una collaborazione concreta e di un dibattito rispettoso delle varie opinioniSesto San Giovanni (Milano), 05 settembre 2017 – Abbiamo appreso che il Sindaco Roberto Di Stefano ha ricevuto una lettera anonima contenente minacce e ingiurie verso la sua persona». Anche l’ex sindaco Monica Chittò ha espresso una ferma condanna: «Non è la prima volta che a Sesto San Giovanni il Primo Cittadino è vittima di attacchi anonimi – ha scritto la Chittò – Condanniamo fermamente questo vile gesto ed esprimiamo la nostra solidarietà. Spiace constatare come, ancora oggi, qualcuno preferisca ricorrere al metodo delle minacce anonime invece di esternare le proprie contestazioni in modo civile e palese, come si conviene ad una società democratica rispettosa delle diversità di opinione e di pensiero»
«Si tratta evidentemente di gesti codardi che non possono non essere condannati e che non devono fare demordere chi agisce nel rispetto del mandato ricevuto dai cittadini» conclude la capogruppo.