Assegnate le deleghe ai consiglieri provinciali del nuovo corso della Provincia di Monza presieduta da Luca Santambrogio. VicePresidente sarà Riccardo Borgonovo, Presidente del Consiglio del Comune di Concorezzo. A lui sono state attribuite anche le materie relative alla Pianificazione del territorio, al Welfare e alle Partecipate. Al Consigliere Villa Andrea le materie relative ai rapporti con la Regione, il ruolo delle Province – Autonomia, la Sicurezza, la Polizia provinciale. Al lissonese Fabio Meroni le materie relative all’Edilizia scolastica, al Patrimonio, ai Trasporti;al Consigliere Santese Vito le materie relative ai Parchi, alle Infrastrutture provinciali; al Consigliere Rebosio Claudio le materie relative alla Formazione e Afol; al Consigliere Marina Romanò, ex sindaco di Cesano maderno le materie relative alla Protezione civile, all’Ambiente; al Consigliere Monguzzi Nicolas le materie relative al Bilancio e alle crisi aziendali; al Consigliere Capra Laura le materie relative al Marketing territoriale Identità e tradizione e alle Pari Opportunità .
Restano al Presidente le deleghe relative alle Grandi Opere, ai rapporti con i Comuni, al Personale ed ogni altra materia non attribuita ai Consiglieri.
“Abbiamo definito i ruoli dei Consiglieri che mi affiancheranno durante il mio mandato: abbiamo in mente una Provincia vicina ai Comuni capace di fare coordinamento sul territorio recuperando appieno le proprie funzionalità per dare servizi ottimali ai cittadini. – spiega il Presidente Luca Santambrogio che, con l’assegnazione delle deleghe, ha e presentato anche le Linee di mandato – “Giovedì incontrerò i dipendenti perché sono parte fondamentale di questo progetto che vogliamo realizzare puntando sul recupero del ruolo della Provincia, anche mantenendo la centralità della Assemblea dei Sindaci che è un luogo di confronto costruttivo per affrontare le tematiche più importanti. Questa legislatura ha l’occasione di poter lavorare contemporaneamente su due potenti strumenti: il Ptcp, che deve avviare un graduale ma costante processo di riduzione del consumo di suolo tenendo conto delle potenzialità e delle fragilità territoriali, e il PUMS che affronta la mobilità in tutte le sue componenti, dal trasporto privato a quello pubblico, dalle infrastrutture su ferro a quelle stradali, alle diverse modalità in cui gli spostamenti possono essere effettuati. È già stata fatta una scelta strategica: avviare e redigere entrambi gli strumenti contemporaneamente e aprire così una nuova stagione di pianificazione che chiarisca che non può esistere sviluppo e promozione del territorio in mancanza di sostenibilità ambientale”.