Un’omonimia, la stessa patologia, lo stesso tipo di intervento chirurgico e un errore. Questi gli ingredienti di una storia di malasanità avvenuta all’ospedale di Vimercate nei giorni scorsi. Vittima Angela Crippa, ottantaquattrenne di Arcore ricoverata d’urgenza venerdì 13 settembre per una banale frattura al femore. La donna viene sottoposta all’intervento chirurgico il giorno dopo ma qualcosa va storto. Dopo una trasfusione di sangue inizia a tremare ed entra in coma. Morirà qualche giorno dopo nel reparto di rianimazione. A quel punto i medici si accorgono di aver sbagliato a trasfondere il sangue. Quello a lei destinato era altro, e quello trasfuso era destinato invece ad un’altra Angela Crippa. I parenti della donna hanno deciso di fare causa e andare fino in fondo per ottenre giustizia. Da parte sua la dirigenza dell’ospedale di Vimercate e dell’Asl competente hanno ammesso l’errore e avviato un’indagine interna. Intanto in questi giorni sono al lavoro gli ispettori del Ministero esperti di trasfusioni. Il bollettino dell’ospedale ha spiegato: «È stata trasfusa sulla paziente deceduta una sacca di sangue destinata ad un’altra paziente, ma negli ultimi 10 anni non si è mai verificato un episodio analogo. In media, sono circa seimila le trasfusioni fatte del servizio di Immunoematologia e medicina trasfusionale di Vimercate annualmente».