Al grido di Sestesi prima, ieri Matteo Salvini ha marciato con il candidato del centrodestra Roberto Di Stefano al rastellone per difendere la sestesitĂ contro incursioni islamiste. per Salvini la Moschea di Sesto sarebbe finanziata dagli emiri del Qatar, i finanziatori dell’Isis, e ciò farebbe male a Sesto ovviamente e non solo. Grande la partecipazione «A Sesto non si rispettano le regole e le norme regionali sulla moschea – hanno detto – Il sindaco Chittò ha come unica prioritĂ una moschea enorme finanziata dal Qatar che fomenta i terroristi. Per noi è inaccettabile questo silenzio complice della Chittò verso una realtĂ con tali finanziamenti e con collegamenti con associazioni non proprio moderate come la Costituente Islamica». Pronta la risposta della Chittò che ieri si è recata dal Prefetto di Milano. «Ho incontrato il Prefetto di Milano Luciana Lamorgese, alla quale ho illustrato la situazione di tensione nella quale si sta svolgendo la campagna elettorale nella nostra cittĂ . In particolare ho chiesto nuovamente alla dottoressa Lamorgese se risulti che la ComunitĂ islamica di Sesto abbia ricevuto o riceva finanziamenti illeciti da parte di fondi del Qatar o di altre fonti sospette. Lamorgese mi ha assicurato che allo stato delle indagini non risulta assolutamente che ci siano fonti di finanziamento sospette per la ComunitĂ islamica di Sesto San Giovanni, nĂ© per la realizzazione della moschea nĂ© per altri motivi. Nel caso dovesse risultare qualche sospetto, come del resto ho piĂą volte dichiarato, sarei la prima a decidere di chiudere immediatamente il discorso.
Una affermazione molto importante che tranquillizza la città e della quale dovrebbero fare tesoro anche Di Stefano, Salvini e tutti coloro che agitano irresponsabilmente la paura per finanziamenti illeciti. Continuare con questa campagna vuol dire alimentare l’odio e creare il terreno per favorire il terrorismo», ha detto la Chittò.