Da martedì 16 a giovedì 18 ottobre, dalle ore 17.30 alle ore 19.30, in vicolo San Giovanni sul Muro 5, a Milano, si svolge il convegno Telemedicina fuori dagli schemi, organizzato da Telecare Europe, azienda che opera nel settore medico-sanitaria attraverso la Telemedicina. Malattie cardiovascolari, ipertensione, diabete, patologie polmonari, obesità o demenza senile sono le più diffuse malattie croniche. In Italia il 39% della popolazioneè affetta da almeno una malattia cronica, circa 23 milioni persone. Sopra i 75 anni la quota raggiunge l’85%. Il costo delle cure mediche per le malattie croniche corrisponde all’80% della spesa sanitaria, pubblica e privata. È stato calcolato che un terzo delle visite generiche e di quelle specialistiche si erogato a pazienti con multicronicità.Inoltre, in Italia, come nel resto dell’Occidente, meno del 50% dei pazienti cronici assume la propria terapia in modo corretto e ciò genera un costo di circa 19 miliardi/anno al Servizio Sanitario Nazionale. Una condizione non più sostenibile, dal punto di vista clinico ed economico. L’esperienza ultradecennale ha dimostrato che i servizi di telemedicina per i malati cronici abbassano più del 30% i costi sanitari. Inoltre, la telemedicina viene accettata con facilità da parte dei pazienti (93%), comporta un minor carico di lavoro per il MMG, riduce le liste di attesa per i centri specialistici e produce un calo fino al 40% dei ricoveri non necessari e ottimizza l’assistenza. L’invecchiamento della popolazione è un fenomeno che riguarda tutte le regioni del globo: la percentuale di ultrasessantenni nel 1950 era pari al 8%, nel 2000 al 10% e si prevede che sarà del 21% nel 2050. Questo inarrestabile cambio demografico produce conseguenze considerevoli per la salute e per i servizi sanitari, dato che, aumentando l’età, aumenta anche la prevalenza di patologie croniche. Secondo l’OMS, in Europa le malattie croniche provocano almeno l’86 per cento dei morti e il 77 per cento delle spese per la salute a carico dei servizi sanitari nazionali. In Italia, il 38% della popolazione è affetta da almeno una malattia cronica. Sopra i cinquant’anni di età, la percentuale arriva a 70%. Questa situazione rende evidente la necessità di un profondo cambio del modello assistenziale, alla ricerca di un’assistenza più efficiente ed efficace, così come di un importante contenimento dei costi sanitari diretti e indiretti. Per raggiungere questi obiettivi è stato sviluppato il modello di Chronic Disease Management (CDM), la telemedicina applicata alle malattie croniche. I risultati sono talmente evidenti che nessuno ormai dubita più della validità di questo approccio: migliore qualità di vita per il paziente e significativo risparmio sui costi sanitari. Ciò è tanto vero che l’investimento pubblico e privato in progetti di telemedicina è aumentato negli ultimi anni del 900%, negli Stati Uniti. Le nostre abitazioni sono sempre più orientate all’uso dell’Internet of Things (IoT). Tra i servizi offerti, quelli legati alla salute degli individui sono tra i più richiesti. La Telemedicina offre la possibilità a tutte le famiglie di usufruire a prezzi accessibili di sistemi di supporto alla salute. Grazie alla Telemedicina è possibile assicurare una maggiore protezione alle persone e abbattere molte barriere di isolamento sociale. Per rendere l’assistenza medica sempre più efficace, accessibile e sostenibile il telemonitoraggio costituisce lo strumento migliore su cui sviluppare qualunque progetto di CDM. Attraverso l’efficienza dei processi ed un modello operativo innovativo, è possibile ottimizzare i risultati clinici ed economici pur mantenendo al minimo i costi. Il concetto assistenziale migliore integra il meglio della tecnologia con l’assistenza domiciliare in un pacchetto disegnato sulle reali necessità di chi è affetto da una o più patologie croniche e di chi deve sostenere le spese di tali malattie. L’aumento dell’interesse verso il “welfare” ed il controllo della forma fisica, anche in persone sane, produce un sempre maggiore interesse del pubblico verso la prevenzione. Nel settore ‘sport & fitness’, è in crescita la percezione che i sensori “wearable” non siano solo un gadget, ma veri e propri strumenti di diagnostica preventiva. Va considerato, inoltre, l’aumento della base di popolazione geriatrica in paesi ad economia avanzata, come Stati Uniti, Europa o Giappone, con il conseguente incremento di malattie croniche. Ciò determina la crescita costante della domanda di servizi di salute domiciliari. Lo scopo è di ottimizzare la qualità di vita delle persone, sane o affette da patologia, garantendo ai loro familiari un monitoraggio costante delle condizioni di salute. Per informazioni e iscrizioni: eventi@telecare-europe.com.