Glii ex dipendenti del Centro diurno disabili (CDD) sono ancora al centro di una polemica politica. Sembra che , in base ad una delibera della giunta comunale, saranno trasferiti in blocco al servizio asili nido.
Una decisione che il Pd cittadino ritiene ” grave e unilaterale, che non tiene conto del fatto che questo personale era stato collocato in differenti settori dell’Ente a seguito di colloqui, di un bilancio delle competenze e delle propensioni di ciascuno, grazie alla valutazione di psicologi ed esperti di valutazione del personale”.
Secondo l’opposizione in consiglio comunale la decisione «va nella direzione piĂą volte annunciata e dimostrata da questa Amministrazione comunale di voler smantellare il servizio nidi, inserendo personale non formato nel delicato compito di educare i nostri bambini, per il quale non ci si può certo improvvisare. Inoltre, in questo modo, si preclude in maniera definitiva la possibilitĂ di procedere alla stabilizzazione delle educatrici per il 2018, piano giĂ sospeso da questa Amministrazione alcuni mesi fa: anche questo è smantellare un servizio, interrompendo la continuitĂ educativa con i bimbi e le famiglie – prosegue Roberta Perego – Respingiamo al mittente l’accusa che questa Amministrazione comunale muove a quellascelta, cioè quella di non aver voluto collocare gli educatori del CDD al servizio nidi, ricordando che l’Amministrazione di centro sinistra ha saputo risparmiare, in un percorso condiviso, circa 3 milioni di euro grazie alla riorganizzazione della macchina comunale, senza intaccare i diritti dei lavoratori e la qualitĂ dei servizi forniti alla città »