Il bacino artificiale di Biasosno e Macherio che farà fronte ai problemi degli allagamenti in Brianza è una realtà . Infatti scatterà a giorni la cantierizzazione per la costruzione della vasca volano di Biassono – Macherio che servirà anche piccole porzioni di Sovico a Nord, di Vedano al Lambro a Sud e di una minuscola fascia di Monza.
Dotata di una singolare pianta a triangolo e completamente interrata a una profondità media di 7,1 metri, l’opera a cui BrianzAcque si accinge a dar forma, interessa un’area a cavallo tra i due centri urbani, a lato della Strada Provinciale 6, via Volta, vicino a un insediamento commerciale. Per la sua realizzazione, occorreranno 20 mesi e altri 8 per la cosiddetta fase di gestione iniziale da parte del soggetto appaltatore, che si è aggiudicato la gara pubblica per un importo di 5,575.139 milioni. Il manufatto, in calcestruzzo armato, suddiviso in due comparti: uno per la raccolta delle acque di prima pioggia e uno, di dimensioni più grandi, per la laminazione delle portate di piena, avrà una capienza complessiva di 22 mila metri cubi. Il meccanismo d’azione si rifà a quello di altre opere analoghe: accogliere temporaneamente il surplus di acque e quindi, rilasciarlo nelle condutture quando l’evento meteorico di particolare violenza o intensità è terminato. In particolare, la vasca di Biassono-Macherio permetterà di scongiurare il sovraccarico idraulico del collettore principale Est Monza-Sovico, riducendone fortemente il rischio di funzionamento in pressione e di esondazione. Particolarità assoluta dell’intervento, giunto alla vigilia della fase esecutiva, è rappresentato dalla realizzazione di paratie lungo l’intero perimetro della vasca, fino ad una profondità di 25 metri sotto terra, corrispondenti a meno 8/9 piani. Un intervento ingegneristico di livello, necessario per proteggere e sostenere l’opera qualora si dovessero effettuare ulteriori scavi verticali, a cominciare da quelli previsti dal progetto Pedemontana, il cui tracciato scorre a pochi metri di distanza.
Sottolinea il Presidente e Ad di BrianzAcque, Enrico Boerci: “Si tratta di un intervento strutturale significativo sia per l’impegno economico, sia per l’elevato grado di ingegnerizzazione richiesto. L’ abbiamo messo in campo in pieno e fattivo accordo con due dei nostri comuni soci nell’intento condiviso di proteggere il territorio e la collettività da allagamenti e esondazioni, causati dalle sempre più ricorrenti conseguenze dei cambiamenti climatici e dall’ urbanizzazione massiccia. Nella pratica della nostra azienda, le vasche volano con l’accumulo “a tempo” delle acque in eccesso e il sistema dell’afflusso e del deflusso regolamentato, rappresentano la risposta più efficace e collaudata alle criticità legate al mutamento del clima”.
Oltre al grande invaso a perfetta tenuta idraulica, munito di sistema di trattamento dell’aria, saranno realizzati anche tre manufatti di derivazione: in via fratelli Cervi, via Volta e via Milano per regolare e/o deviare le portate e i flussi verso la vasca.
Una volta completata l’opera, la superficie esterna, sovrastante il bacino interrato, sarà destinata a verde pubblico. Luciano Casiraghi, Sindaco di Biassono ha aggiunto: “ La vasca volano è un’opera pubblica di grande importanza per Biassono e per i suoi abitanti.
Si tratta infatti di un grande bacino artificiale dotato di un volume d’invaso sufficiente ad accogliere temporaneamente il surplus d’acqua piovana per poi rilasciarlo nelle condotte fognarie al termine dell’evento meteorico di forte intensità .
Esso rappresenta la risposta concreta ad un grave problema che si è acuito a causa dei processi di urbanizzazione ed a seguito dei recenti cambiamenti climatici.
Maria Rosa Radaelli, Sindaco Macherio: “ Dopo numerosi e impegnativi incontri con i responsabili di Brianzacque, la societĂ che gestisce tutto il sistema idrico a nome dei Comuni della Brianza, si può dare il via a una delle piĂą importanti opere finalizzate ad evitare gli allagamenti che interessano il nostro territorio. La complessitĂ tecnica della soluzione adottata, l’importo davvero notevole, lo studio minuzioso per ridurre al minimo i disagi connessi al lungo periodo di cantierizzazione, stanno a dimostrare come i problemi possono, e devono, essere affrontati grazie alla collaborazione fra tutti gli enti interessati».